
TAPPA N. 2: SALA DEL PLASTICO
Ci troviamo all’interno del nucleo più antico del castello, corrispondente all’antica Cà sul Tajo, edificata già nella prima metà del XVI° secolo. È di dimensioni ridotte, adatta ad una villeggiatura semplice, di campagna, senza le esigenze di rappresentanza che caratterizzeranno invece gli ampliamenti dei secoli successivi. Questa stanza era probabilmente un piccolo salottino, oggi arredato con mobili in stile Luigi Filippo di fine ottocento; qui troviamo un plastico che ci permette di osservare dall’alto e comprendere la maestosa estensione dell’intero edificio, con le sue 350 stanze ed i numerosi cortili interni. Possiamo notare anche come la struttura si arrampichi sulle pendici del Colle Ceva per assomigliare ad una fortezza militare. Molte aree al momento non sono ancora visitabili a causa dei graduali lavori di restauro iniziati nel 2016 e ancora in corso. Le imponenti dimensioni attuali sono dovute a numerosi ampliamenti, avvenuti a più riprese a partire dal 1570, per circa tre secoli, ad opera di diversi proprietari. A sinistra del plastico una planimetria ci aiuta a comprendere le varie fasi di costruzione, evidenziate con colori diversi. Sopra il plastico la riproduzione di un quadro oggi conservato a Vienna ci mostra il Catajo prima degli ampliamenti ottocenteschi.
Proseguiamo la nostra visita andando a scoprire qualcosa di più su questa area del Castello. Per trovare la tappa n. 3, uscite dalla stanza del plastico, girate a destra percorrendo l’intero corridoio, fino a raggiungere la loggia.